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Risposta alla lettera del “Bardellese stanco di essere preso in giro”

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Risposta a lettera non firmata “Come Bardellese sono stanco di essere preso in giro” inviata al direttore in data 08/05/2023
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9 Maggio 2023

Bardello 08/05/2023

Dispiace rispondere ad una lettera dove chi l’ha scritta, a differenza della mia fatta all’epoca del referendum sulla fusione di Bardello, Malgesso e Bregano e a cui si fa riferimento, non si firma apertamente. Ma questo è classico e rappresentativo di coloro che, ancora oggi, cercano di mantenere nel proprio recinto il consenso creato fomentando l’odio e la divisione tra cittadini.

La mia lettera era stata scritta come cittadino che, a differenza di altri, ha conosciuto l’amministrazione del suo paese e che ha visto nell’incompetenza la distruzione di quanto costruito, mantenuto e orgogliosamente consegnato a chi avrebbe dovuto, almeno, tutelarlo per il rispetto dei sacrifici fatti dai suoi cittadini.

Io non sono mai stato di principio contro l’unione e la fusione fra comuni e nemmeno contro l’unione e la fusione dei tre comuni che oggi fanno parte di Bardello con Malgesso e Bregano. Quello che ho sempre contestato, e contesto ancora, è il modo con il quale gli amministratori di Bardello ci hanno portato nell’unione e poi nella fusione. Un modo che non ha tenuto minimamente conto delle caratteristiche e delle prerogative che Bardello poteva vantare e che avrebbero potuto renderla protagonista sia nell’unione che nella fusione.

Invece ci siamo accontentati di essere dei semplici gregari; anzi, per come ho potuto vedere le cose, hanno voluto essere gregari: vuoi per iniziale inesperienza, vuoi perché non conoscevano il comune che avevano voluto amministrare, vuoi perché distratti da altri interessi che non erano certo quelli di preoccuparsi del destino di un intero paese.
Io, Emilio Di Donato, ho scritto in quella lettera un mio sentimento e se si vuole, anche una mia rabbia, ma non ho scritto di votare contro la fusione.

Si, è vero, oggi vorrei occupare un posto, ma il posto di chi con belle parole, belle frasi su principi e doveri e promesse di un futuro radioso, ha talmente creduto in quello che dicevano e proponevano ai suoi cittadini che ora, che avrebbero dovuto dimostrarlo, o hanno abbandonato il loro scranno, o se ne sono andati addirittura via dal paese che tanto dicevano di amare…; di quelli che sono rimasti, mi basta aver visto quello che è accaduto fuori e dentro i seggi elettorali delle ultime elezioni amministrative di Bardello.

Io non mi nascondo, sia nello scrivere, sia come persona. Sono parte di questo gruppo, Costruiamo il Futuro Uniti, con Giuseppe Iocca perché credo, a fusione fatta, che questa sia l’ultima possibilità che ha Bardello di uscire dall’incantesimo che, in questi ultimi anni, l’ha tenuta congelata in una divisione fra cittadini, quasi diventata territoriale, su questioni che tutti sanno essere ormai passate, ma che qualcuno continua ad alimentare per il proprio tornaconto elettorale. Vorrei cercare di impedire che il virus dell’odio, della mistificazione e della diffamazione possa intaccare anche le altre due località che queste cose non le hanno conosciute. Vorrei quel posto perché quelli come me, che hanno contestato il modo con cui Bardello è entrata a far parte della fusione, non abbiano a dire un giorno che avevano ragione. Io non voglio avere ragione! Io voglio che Bardello con Malgesso e Bregano sia un paese normale.

Emilio Di Donato

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